Io sono nato in Sicilia e lì l’uomo nasce isola nell’isola

e rimane tale fino alla morte, anche vivendo lontano dall’aspra terra natìa circondata dal mare immenso e geloso

Luigi Pirandello

Il bronzo è allo stesso tempo capace di rendere una grande e solida certezza e una certa liquidità, come a ricordare sempre quanto siamo tutti in bilico, di fronte al mare.

L’artista Gery Scalzo, pittore e scultore siciliano, a cavallo tra il 2000 e il 2002, ha realizzato due statue in omaggio al mare, che dà e toglie la vita. La prima, Trionfo sul mare, è situata di fronte a cala Salina, e rappresenta l’amore sempre vivo nella gente di Lampedusa per chi riesce a essere più forte delle difficoltà che lo circondano. La statua, infatti, non raffigura un naufrago, stanco, ma un ‘uomo – eroe’, con le braccia protese verso l’alto, in segno di vittoria, di speranza e di libertà. E’ una vittoria, non è una sconfitta, quella che Scalzo celebra nella sua statua, non è un vinto che viene omaggiato, ma un vincitore. Perché ha superato i suoi limiti e le difficoltà, è sopravvissuto, è pronto a vivere di nuovo, più intensamente di prima, proprio perché ha visto la morte in faccia. La sua barca è stata fatta a pezzi dalle onde, ma si è aggrappato a quella speranza, con forza, ed è là a ricordare a tutti che la forza dei sopravvissuti è il più grande inno alla vita.

La seconda statua, chiamata Omaggio al pescatore, un altro dei simboli di Lampedusa, è collocata nei pressi del molo Favaloro. Nell’immaginario dei pescatori, la sirena racconta allo stesso tempo i rischi della vita in mare, ma è anche un simbolo di buon augurio per una pesca fruttuosa e ricca. Accanto a lei c’è proprio un pescatore, con il frutto del suo lavoro, sotto la buona stella della creatura più affascinante della mitologia, che rappresenta allo stesso tempo i pericoli e il fascino del mare.

Non c’è Lampedusa senza mare, non c’è mare senza pesca. E la filosofia dei pescatori, oggi come ieri, ha contribuito a fare di Lampedusa una terra di pace e accoglienza, perché solo chi conosce i rischi della vita in mare può capire quello che attende chi si lancia tra le onde del Mediterraneo senza certezze.

Esiste anche un terzo monumento, a Lampedusa, che celebra i pescatori. Si tratta di una statua di marmo, posta in piazza Brignone, nel 1991, realizzata nel 1987 dal pittore, scultore e ceramista Andrea Cascella. Un omaggio a quella comunità dei pescatori dell’isola, rappresentata da un pescatore su una barca travolta dalle onde, che da sempre rispetta quella cosiddetta ‘legge del mare’ che – ieri come oggi – parte dalla solidarietà come pilastro della vita.

Esiste anche un terzo monumento, a Lampedusa, che celebra i pescatori. Si tratta di una statua di marmo, posta in piazza Brignone, nel 1991, realizzata nel 1987 dal pittore, scultore e ceramista Andrea Cascella. Un omaggio a quella comunità dei pescatori dell’isola, rappresentata da un pescatore su una barca travolta dalle onde, che da sempre rispetta quella cosiddetta ‘legge del mare’ che – ieri come oggi – parte dalla solidarietà come pilastro della vita.

Podcast: Storia di Lampedusa - 7^ puntata

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